Lo spot pubblicitario della catena di supermercati Esselunga, che ha come protagonista una bambina figlia di genitori separati, sta infuriando sui media non senza poche polemiche. Nella pubblicità si vedono una mamma e una figlia al supermercato. La bambina cerca una pesca da portare via con sé. Lo spot, in un secondo momento, ritrae la bambina a casa con la madre quando, ad un certo punto, suona il citofono: è il padre che è venuto a prendere la figlia. Saliti in auto, la bambina porta a termine il suo “piano” e regala la pesca al papà, dicendo che è un regalo della madre. Il papà risponde che la chiamerà per ringraziarla. Poco meno di un minuto di spot.

Senza entrare troppo nella polemica vorrei fare alcune semplici riflessioni partendo da dei dati e ricerche importanti.

Il divorzio è diventato sempre più comune rispetto alle precedenti generazioni. Nel 2022 le richieste di divorzio hanno raggiunto quota 7.000 nei primi 10 mesi dell’anno. Si tratta di un significativo aumento rispetto al 2021 (attorno al 25%).

Questo aumento improvviso fa pensare che i mesi passati in lockdown, obbligando le persone a una convivenza forzata, abbiano indebolito i legami di molte coppie.

I numeri sono alti ma i matrimoni che durano sono ancora la maggioranza… grazie a Dio!

LE TRAGICHE CONSEGUENZE

Uno degli studi più importanti è quello della dott.ssa Judith Wallerstein, direttrice del “Center for the Family” in Corte Madera, California, USA.

La dottoressa, insieme ai suoi colleghi, hanno intervistato 60 famiglie (120 genitori e 131 figli) che stavano divorziando nel 1971. Hanno poi seguito ed intervistato le medesime famiglie dopo un anno, cinque anni e dieci anni dal divorzio.

La squadra di studio ha scoperto che:

– Nella maggior parte dei casi, anche dopo 10 anni, lo stress di essere un genitore single era sempre presente così come la paura di rimanere soli.

– Il 50% delle donne e il 30% degli uomini erano ancora profondamente arrabbiati con il loro ex-sposo/a nonostante erano passati 10 anni. La stessa rabbia era spesso presente in modo assiduo anche nei figli.

– Solo un partner su sette ha sperimentato un secondo matrimonio stabile e felice.

I FIGLI

Quando si passa poi ad analizzare i bambini la cosa diventa ancora più triste. 

– Tutti i bambini soffrono dal divorzio dei genitori. Tutti hanno un grido interno che echeggia per anni e anni: “perché a me?”.

– I figli, anche più grandicelli, si sentono rigettati, soli, arrabbiati e impauriti dal futuro.

– I figli, spesso si sentono “obbligati” a prendere una posizione (scegli mamma o papà) anche quando i genitori non esprimono questa pressione. 

– Anche dopo 10/15 anni, i figli spesso sperimentano la sensazione di “perdita”, smarrimento, vulnerabilità profonda ecc.

– Un terzo dei bambini tra i 19 e 29 anni non ha sogni o ambizioni per il futuro. Vivino senza piani a lungo termine e con scarsi traguardi raggiunti nell’ambito scolastico o lavorativo. 

– Molto spesso i genitori (specialmente i padri) non hanno idea di quanto rigettati si sentano i loro figli. Senza il supporto costante della figura paterna, i figli hanno più difficoltà ad abbracciare la mascolinità o femminilità. 

Non sto cintando questi dati per dire che queste conseguenze sono inevitabili. Le statistiche non riguardano tutti ma ci devono far riflettere tutti trattandosi della maggioranza.

È interessante leggere in un’altra ricerca dei congiugi Jan e David Stoop (counselor matrimoniali) che le coppie che pregano insieme in modo costante hanno pochissima probabilità di divorziare. 

CONCLUSIONE

Il divorzio produce spesso gravi conseguenze anche se comprendo che in alcune circostante è del tutto inevitabile e anche consigliabile.

Credo che lo spot di Esselunga possa essere una importante riflessione per tutti, senza cadere in una stupida guerra sui social, sul punto di vista dei bambini in queste circostanze.

Ecco perché “la pesca” di Esselunga fa bene.

Dio ci benedica,
Antonio Morra