YouTube, Facebook Live e le Instagram Stories possono essere uno strumento stupendo per ricevere incoraggiamenti, messaggi, sfide e dare uno sguardo globale alla chiesa.
Personalmente mi inspira tanto analizzare e osservare quello che Dio sta facendo in altre comunità sparse per l’Italia, in altre nazioni e culture diverse. Possiamo tutti imparare gli uni dagli altri.
Sono un accanito frequentatore di YouTube e Spotify per ascoltare predicazioni, musica e podcast. Tutto questo sicuramente contribuisce alla mia (nostra) crescita spirituale. Mi sento onorato di poter vivere in una generazione dove, grazie alla tecnologia, posso ascoltare sermoni di grandi uomini di Dio che sono defunti oppure lontani migliaia di Kilometri.

Tutte queste grandi risorse però, non possono assolutamente sostituire la comunione fraterna e il radunarsi insieme. C’è qualcosa di speciale e benedetto quando ci raccogliamo come corpo di Cristo in una specifica località.
I rapporti interpersonali sono fondamentali per la nostra crescita. Uno schermo non potrà mai sostituire un volto umano. I conflitti che a volte ci sono, sono utili a formare e forgiare il nostro carattere e “uccidere” la nostra carnalità. Non possiamo e non dobbiamo sfuggire al confronto sociale.
EBREI 10:24-25
“Da parte nostra, cerchiamo d’incoraggiarci a vicenda nell’amore fraterno e nel fare il bene. Non trascuriamo le nostre riunioni di chiesa, come fanno certuni regolarmente; incoraggiamoi invece, esortandoci a vicenda, tanto più ora che il giorno del ritorno del Signore si avvicina”.
Lo scrittore agli Ebrei esorta i credenti a non abbondonare le riunioni di chiesa ma anzi ad esortare anche coloro che regolarmente disertano.
Il teologo F.F. Bruce commenta così questi versi:
“C’erano alcune persone che immaginavano di potersi assicurare le benedizioni del cristianesimo come uno di quelli di Iside e della Magna Mater (Grande Madre), e poi ritirarsi. O, nei casi in cui le persone non erano così miope, la leggerezza, la pigrizia o la stanchezza erano spesso sufficienti per distaccare una persona dal radunarsi insieme. Un senso vanaglorioso di superiorità e di essere in grado di rinunciare all’aiuto spirituale degli altri, era anche il mezzo per indurre molti a ritirarsi dalla fratellanza e dal culto comune. Molti, inoltre, erano spaventati delle autorità governative e religiose del tempo; hanno evitato la partecipazione al culto pubblico, per evitare di essere riconosciuti come Cristiani”.*
Non permettiamo alle dispute, egoismo, vanagloria, pigrizia ecc. di rubarci della benedizione dello stare insieme. La chiesa (ekklesia) dei santi e lo strumento che Dio ha scelto principalmente per la nostra formazione e sviluppo spirituale.
Dio ci benedica,

*Bruce, F. F. (1990). La lettera agli ebrei (Rev. ed., P. 257). Grand Rapids, MI: Wm. B. Eerdmans Publishing Co.