È diventato legge nello Stato di New York un testo Reproductive Health Act, presentato quasi 13 anni fa ma mai approvato, che permette l’aborto oltre la 24esima settimana di gravidanza.
La misura, ratificata immediatamente dalla firma del governatore democratico Andrew Cuomo, era stata proposta dai legislatori statali democratici nel 2006, ma non era mai stata votata dal Senato, da allora nelle mani del partito repubblicano.
Una situazione che è cambiata all’inizio del mese, quando si è insediato il nuovo Senato a maggioranza democratica.
Il disegno di legge permette dunque alle donne di abortire in qualsiasi momento della gravidanza se la salute della madre rischia di essere compromessa – una definizione molto ampia che comprende anche la salute mentale – o se il feto è gravemente ammalato.
In precedenza, gli aborti dopo la 24esima settimana erano consentiti solo per preservare la vita della madre, se questa era a grave rischio. La legislazione rimuove inoltre qualsiasi riferimento all’aborto dal Codice penale e chiarisce che tutti i professionisti della medicina, e non solo i medici, possono eseguire la procedura.
Riportiamo una delle parti cruciali:
[un operatore sanitario] può praticare un aborto quando, in accordo con il suo ragionevole giudizio medico e la buona fede professionale basa sulla conoscenza dei fatti inerenti il caso della paziente: la paziente è nelle prime 24 settimane dall’inizio della gravidanza, o c’è un’incompatibilità alla vita del feto, o l’aborto è necessario per proteggere la vita o la salute della paziente.
Sarà dura arrivare alla nascita per un nascituro sgradito; la discrezionalità della scelta lascia aperto un portone enorme sugli aborti tardivi. Ma, per fare proprio terra bruciata tra la creatura in grembo e il mondo dei nati, c’è un ulteriore tassello; che non riguarda solo il feto ma anche gli adulti.
L’ultima parte del documento riscrive la definizione di omicidio e quella di persona, cancellando dal novero della violenza la soppressione di un nascituro nel ventre. Non è più omicidio se il bambino ucciso non è ancora nato. Quello in corsivo tra parentesi è la parte di legge che è stata cancellata:
Omicidio significa condotta violenta che causa la morte di una persona (o di un bambino non nato di cui una donna è incinta da più di 24 settimane) in circostanze che costituiscono assassinio, omicidio colposo di primo e secondo grado, o omicidio causato da negligenza criminale (aborto di primo grado o aborto autoinflitto di primo grado)
L’impatto visivo è potente:
«Possa Dio avere pietà di noi!».
Grazie a Avvenire, Aleteia e La Nuova Bussola Quotidiana