Ciao ragazzi,
Oggi inizia una nuova serie di articoli che affrontano il “problema” tra fede e ragione. Ho pensato di intitolarla: “Non ho abbastanza fede per essere ateo”.
Bando alle ciance, partiamo subito!
Introduzione:
L’idea che la religione sia solamente basata sulla fede è ormai soltanto una leggenda metropolitana. La religione, sicuramente, richiede fede ma i “fatti” sono al centro del dibattito tra la religione e l’ateismo. Ogni religione (incluso l’ateismo) racchiude in se un modo di vedere il mondo e di vivere la vita, queste “verità”, per essere rese tali, devono essere vagliate attraverso la prova storica e scientifica.
Un esempio evidente è la distinzione tra i teisti (Cristiani, Mussulmani, Ebrei ecc.) che credono che l’universo abbia avuto un suo inizio e gli atei e i panteisti (Induisti, New Age ecc. ) che credono che l’universo non abbia avuto inizio e sia quindi eterno. Queste due ideologie si escludono a vicenda, la verità di uno è la menzogna dell’altra.
Un altro esempio chiaro può essere la resurrezione di Gesù Cristo, i Cristiani credono che esso sia un fatto storico mentre i mussulmani dichiarono che Gesù non sia mai morto. Entrambi non possono essere veri. Se il Cristianesimo è vero, non può esserlo l’Islam e viceversa. Come possiamo sapere chi dice il vero? Solo analizzando queste verità, conflittuali, attraverso una lente storica.
La religione, così come la scienza, cerca di rispondere alle domande più importanti che “bombardano” la mente umana: “Da dove proviene l’universo?”, “Da dove veniamo?”, “Perché siamo qui?”, “Cosa ci serba il futuro” ecc. La scienza e la religione non si respingono o escludono (anche se vogliono farci credere il contrario) ma lavorano insieme per rispondere chiaramente ai quesiti dell’uomo.
Sicuramente non tutte le religioni accettano il confronto con la scienza, ma è di basilare importante il confronto tra le prove “di fede” e quelle “scientifiche”. Lo scopo di questa serie è di provare che il Cristianesimo, nella sua forma più pura (Biblica), sia la risposta a ogni domanda dell’uomo.
A Presto
Tony